Il Subbuteo dei pionieri: intervista a Federico Zollo

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    IL SUBBUTEO DI FEDERICO ZOLLO
    Una intervista "anni '70" a cura di Enrico Guidi



    sjnc1.
    D: Come e quando hai iniziato a giocare Subbuteo?
    R: Nel 1971 eravamo un gruppo di amici e compagni di scuola del 1° Liceo Scientifico, iniziammo nella cantina di Stefano [Beverini, ndr] a Pegli costruendo un campo artigianale su una tavola di legno ed un panno verde. Si giocava con i tappi di bottiglia (le “grette” in genovese) e ci sfidavamo in appassionanti partite, ognuno trasferiva sul panno la passione per la propria squadra del cuore.
    Da lì al Subbuteo il passo fu breve, quando questo gioco si materializzò nei negozi di giocattoli potemmo convertirci ad un qualcosa di più professionale.



    deu22.
    D: Qual è stato il tuo passaggio all'attività agonistica, in quali anni e in che club hai giocato?
    R: Tra il 1972 e 1973 iniziammo ad iscriverci ai primi tornei e fondammo il Gruppo Subbuteo Pegli, con Stefano Beverini, Roberto Semplici, Claudio Olivieri ed altri.
    Vincendo questi tornei, ed arrivando comunque sempre nei primi posti, scoprimmo di essere i più forti non solo in Liguria ma anche in Italia.
    Personalmente sono rimasto sempre nel Gruppo Subbuteo Pegli fino a quando ho smesso, praticamente ad inizio del 1977.



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    D: Cosa era il subbuteo per te all'epoca e come lo vedi oggi?
    R: In un epoca ancora lontana dall’evoluzione tecnologica degli ultimi, il Subbuteo aveva un fascino particolare, una passione che non ti stancava mai.
    I risultati ottenuti erano poi una rivalsa verso il calcio, dove pur giocando, non ero riuscito a raggiungere livelli elevati.
    Oggi vedo con piacere che il Subbuteo è di nuovo in auge, dopo anni di crisi dovuta all’epopea dei giochi elettronici e delle playstations, a me risveglia ricordi che sanno di romanticismo e di tradizione.



    5qru4.
    D: Come sceglievi i materiali per giocare? Avevi possibilità di scegliere i materiali migliori grazie ai Parodi?
    R: Avevamo la possibilità di visitare spesso i magazzini dei Parodi, dove acquistavamo quello che ci serviva.
    Ma non erano materiali speciali, erano gli stessi che si potevano acquistare in qualsiasi negozio, a noi venivano solo riservati particolari sconti.



    tnt35.
    D: Come ci si preparava una squadra "da torneo"? Si modificavano i materiali?
    R: Io non ho mai modificato i materiali, ricordo che qualcuno apriva le basi dei giocatori per appesantirle.
    L’unica operazione che facevo era la selezione delle migliori miniature tra più squadre.



    dtls6.
    D: Usavi il lucido?
    R: Come Gruppo Subbuteo Pegli ci possiamo vantare di aver scoperto la maniera di far scorrere i giocatori sul panno.
    Dapprima usavamo la cera per pavimenti, poi abbiamo migliorato lo scorrimento con i prodotti per lucidare i mobili tipo il “Nugget” o il “Pronto”.



    3z997.
    D: Hai ancora materiale dell'epoca?
    R: Purtroppo no, nel 1977 ho smesso completamente di giocare principalmente a causa degli studi universitari.
    Di conseguenza regalai tutto il materiale, escluso la mia mitica squadra azzurra (il Napoli) che avevo chiamato “Blue Lions” in onore dell’allora allenatore del Napoli Vinicio.



    sffn8.
    D: Come ci si procurava le palline migliori? Era difficile averle?
    R: Ricordo che a quell’epoca c’erano vari tipi di palline, anche di diverse dimensioni, ma si trovavano tutte senza problemi.
    Io preferivo quella tradizionale bianca con i pentagoni neri.



    piv39.
    D: Ti allenavi? Allora c'era il concetto di allenamento?
    R: L’allenamento consisteva nei tornei e nelle partite che facevamo all’interno del nostro gruppo.


    msse10.
    D: Con quali dimensioni di palline hai giocato?
    R: Ricordo di aver giocato con 2 tipologie di palline, quelle più grosse che erano colorate (arancione, marrone o bianche) e quelle più piccole bianche con i pentagoni neri.


    8v1i11.
    D: Ricordi come andava tenuto il portiere... e di che colore era il tuo?
    R: Era tradizionalmente nero, ricordo che tenevo sempre il portiere che toccava il panno ma l’asticella verso l’alto.


    p5py12.
    D: C'era fair play all'epoca nei tornei?
    R: Non ricordo comportamenti particolari di fair play, soprattutto quando nei tornei la posta era alta.
    Ricordo invece giocatori capricciosi che protestavano un sacco, ma ciò era giustificabile, eravamo quasi tutti dei ragazzini alle prime armi con l’agonismo



    cnie13.
    D: Raccontaci qualcosa su come si risolvevano i dubbi nell'arbitraggio…
    R: Ricordo che i regolamenti non erano chiari e parecchie regole erano da interpretare. Per cui si discuteva parecchio tra giocatori ed arbitri, ma come nel calcio l’arbitro poi è quello che decide.


    m7qh14.
    D: Raccontaci qualcosa riguardo allo spirito con cui si affrontava il gioco… cosa significava un tempo l'agonismo nel Subbuteo?
    R: Erano i tempi pionieristici del Subbuteo, lo spirito era quello del divertimento e della sana competizione.
    E quando vincevi un torneo c’era una particolare felicità, dovuta magari anche a quel momento di notorietà che ti dava l’articolo pubblicato sul giornale con il tuo nome.



    ecmi15.
    D: Come mantenevi il contatto con il circuito di gioco?
    R: Noi genovesi eravamo fortunati, vivendo nella città dei Parodi e della sede della prima federazione, la F.I.C.M.S. (Federazione Italiana Calcio In Miniatura Subbuteo).
    Venivamo informati di tutti i tornei ed i Parodi sponsorizzavano la nostra presenza, che era comunque una sorta di pubblicità per il gioco.



    mvrb16.
    D: Cosa ricordi dei Parodi?
    R: Ricordo con emozione il grande vecchi Edilio, l’artefice del successo del subbuteo in Italia, la sua passione e dedizione per il lavoro, il suo orgoglio, valori che ha trasmesso ai figli che per anni hanno contribuito negli anni alla crescita e al successo del Subbuteo.


    a73617.
    D: Quante partite hai giocato con la nazionale?
    R: Con la nazionale ho giocato 5 partite agli Europei del 1975, arrivando al 5° posto, e 3 partite nel 1976 (incontro Italia – Olanda).
    Totale: 8 partite con 6 vittorie e 2 sconfitte.



    z5ba18.
    D: Conoscevi il circuito di gioco ETF?
    R: So che era la federazione europea dell’epoca, che lasciava molta libertà nell’uso dei materiali.
    Penso che i mondiali a cui ha partecipato Beverini nel nel 1974 e gli Europei del 1975 siano stati organizzati dall’ETF.



    bfku19.
    D: Sentivate invece di far parte di una "Federazione" (italiana)?
    R: Si, quando i Parodi hanno fondato la FICMS.


    zfih20.
    D: E' vera la voce che in nazionale era obbligatorio usare le figure dell'Italia?
    R: No, almeno ai miei tempi. Ho sempre giocato con i miei materiali in nazionale.


    gah721.
    D: Quanto era precisa la definizione di “gioco/sport” data ufficialmente dalla Subbuteo dell'epoca?
    R: Secondo me è una definizione corretta, puo essere considerato teoricamente un gioco ma ogni partita fisicamente ti affaticava e ti dava adrenalina alla stregua di un qualsiasi sport.


    peq622.
    D: Chi erano i giocatori italiani più forti?
    R: Sicuramente Stefano Beverini è stato un mito in quegli anni, poi l’amico Roberto Semplici, il giovane Andrea Piccaluga, Giovannella di Roma, De Francesco di Perugia.


    24zs23.
    D: Differenze di gioco tra italiani e stranieri...
    R: Gli stranieri a differenza degli italiani giocavano molto sull’effetto, facendo fare ai giocatori traiettorie curve.
    Ciò era favorito dal fatto che molti utilizzavano le miniature “Flat” e non usavano lucidare le basi.



    ulnr24.
    D: Raccontaci le cose che ricordi con più piacere di quegli anni…
    R: Ho tanti ricordi belli. Primo fra tutti, posso dire che il Subbuteo mi ha permesso di viaggiare e fare tante amicizie in questo mondo affascinante. L’esperienza più bella è stata l’incontro amichevole Italia – Olanda in concomitanza con l’incontro di calcio valido per gli Europei. Due giorni trascorsi all’Hotel Parco dei Principi di Roma trattati come divi di sport più popolari, centinaia di spettatori attenti e partecipi alle partite, decine di richieste di autografi.... Emozioni da raccontare ai nipoti.........


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    Immagini inedite:

    Campionati europei ETF di Haibach
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    Fotografie varie
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    Nelle foto da 35 a 38 si notino le porte in metallo e la barriera di bordocampo in legno, come si usa anche oggi.
    Il circuito Parodi invece era contraddistinto dalle porte in plastica e dalla fence verde; le porte in plastica del circuito Subbuteo erano principalmente le World Cup, che avevano il problema di essere imbracate all'indietro, soprattutto dopo che uscì la regola che obbligava a tenere tesa la rete. C'era chi segnava da calcio d'angolo per questo motivo.
     
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    Monsummano Terme

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    Eccezionali documenti d'epoca. Bravi! ;)
     
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  4. subbuteoblog
     
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    Aggiungo questa immagine con il commento che ne fece Stefano De Francesco:

    La foto è del primavera 1974.

    Il torneo si svolse alcuni mesi prima dei primi campionati italiani di Arenzano che consacrarano Beverini campione d'Italia.

    Se ci fate caso Beverini già schierava la barriera difensiva a differenza della quasi totalità dei giocatori. Ad Arenzano solo due giocatori si schieravano con il muro difensivo Beverini appunto e il romano Giancarlo Filacchione che arrivò terzo.
    Attached Image
    zollobeverini

     
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    Bravissimi...bellissima intervista e con parecchie foto inedite,almeno che io mai avevo visto prima!!!
    Nelle foto 35 e 37 Zollo gioca con Mike Dent,durante la finale per il 5/6 posto agli Europei ETF di Haibach 1975.
    Lo scozese che abitualmente giocava con il Flat,decise di usare nella "Finalina" una HW e nonostante il tipo di gioco completamente diverso,riuscì a pareggiare l'incontro per poi perdere solamente ai Tiri Piazzati.
    Mike Dent durante Campionati Internazionali,come Mondiali ed Europei ha sempre rappresentato l'Inghilterra,anche se in realtà la sua vera nazionalità era/è quella Scozzese.
    Dopo aver fallito la qualificazione ai Campionati del Mondo 1970,i primi giocati all'Hotel Savoy di Londra,dove partecipò come arbitro,venne squalificato dalla Federazione Scozzese per "spionaggio"(una balla inventata secondo lui per levarselo dai piedi...).
    A quel tempo...come è possibile leggere nel libro di Beverini,la sua difesa era considerata la più forte del Mondo!!!
     
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    Grazie Alex e grazie Vorbe! Un lavoraccio ma Federico è stato un signore a mettere a disposizione tutto questo materiale.
    Enrico GUIDI
     
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    Ma gliel'hai detto del torneo del 25 maggio? ;) :D
     
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    No Federico non ha più le sue squadre ma mai dire mai Alex!
     
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  9. onofrio
     
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    Davvero strepitose sia le foto che le interviste come questa che ci fanno danno l'idea
    del mondo subbuteo che era e che ora purtroppo,non c'e'.
    :thumbsup:
     
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    Abrahamo

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    CITAZIONE (onofrio @ 4/3/2014, 22:15) 
    le interviste come questa che ci fanno danno l'idea
    del mondo subbuteo che era e che ora purtroppo,non c'e'.
    :thumbsup:

    Beh, Benedetti volevano avvelenarlo ma è ancora vivo... :D

    PS Ma nella foto 50 quante squadre ci sono in campo, tre? :P
     
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  11. onofrio
     
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    CITAZIONE (zionist @ 4/3/2014, 22:21) 
    CITAZIONE (onofrio @ 4/3/2014, 22:15) 
    le interviste come questa che ci fanno danno l'idea
    del mondo subbuteo che era e che ora purtroppo,non c'e'.
    :thumbsup:

    Beh, Benedetti volevano avvelenarlo ma è ancora vivo... :D

    PS Ma nella foto 50 quante squadre ci sono in campo, tre? :P

    ...Sara' stato qualche "Spares"... :P
    ...a me piace molto la foto numero 48...Finito di giocare...scatoline subbuteo e busta di plastica per riporre il tutto...ma quali valigette! :woot:
     
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    zio con nipoti

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    Abrahamo

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    Nela foto 4 c'è la ripresa televisiva in atto, mentre nella foto 43 in alto a sinistra c'è l'avviso delle riprese fatte da Telegenova.
     
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    CITAZIONE (zionist @ 4/3/2014, 22:21) 
    Beh, Benedetti volevano avvelenarlo ma è ancora vivo... :D

    In effetti ci hanno provato in tutti i modi, ma se come giocare non valgo come Frignani o Massino, come carattere valgo Alessandro Benedetti...
     
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  14. mato-subbuteo
     
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    CITAZIONE (onofrio @ 4/3/2014, 22:45) 
    CITAZIONE (zionist @ 4/3/2014, 22:21) 
    Beh, Benedetti volevano avvelenarlo ma è ancora vivo... :D

    PS Ma nella foto 50 quante squadre ci sono in campo, tre? :P

    ...Sara' stato qualche "Spares"... :P
    ...a me piace molto la foto numero 48...Finito di giocare...scatoline subbuteo e busta di plastica per riporre il tutto...ma quali valigette! :woot:

    Ho notato lo stesso particolare anche io ;)
     
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    CITAZIONE (mato-subbuteo @ 11/3/2014, 17:20) 
    CITAZIONE (onofrio @ 4/3/2014, 22:45) 
    ...Sara' stato qualche "Spares"... :P
    ...a me piace molto la foto numero 48...Finito di giocare...scatoline subbuteo e busta di plastica per riporre il tutto...ma quali valigette! :woot:

    Ho notato lo stesso particolare anche io ;)

    Anch'io ho pensato a quel particolare e soprattutto alla scatola doppia due scatole affiancate e tenute assiemo con lo sctch

    ed il sacchetto di plastica.

    mi ricordo che quando la maggior parte dei miei coetanei, ma anche i più giovani, girava con bellissime scatole in legno in genere costruite dai papà o dai fratelli più grandi, S.Beverini si presentava, finchè lo vidi giuocare, con le squadre nelle scatole originali dentro un sacchetto, quello di Orlandini Dischi e vinceva sempre..............

    e fu per quel motivo che nemmeno io mi feci la scatola in legno..........ma purtroppo questo non mi aiutò a vincere :robuteo:
     
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15 replies since 4/3/2014, 12:29   931 views
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